sabato 14 aprile 2012

Le Fabuleux Destin d' Amelie Poulain



Ed ecco uno dei film che più di tutti ha lasciato il segno nella mia vita. Avevo 22 anni quando nel 2001 questa pellicola decise di farmi perdutamente innamorare di Parigi, di Amelie e di una parte nascosta di me stessa.
La parte di me che forse amo di più.
Quella che resterebbe minuti interminabili a sentire il rumore del mare nelle conchiglie, quella che mi fa apprezzare il profumo di un sacchetto di lavanda bianco ricamato a mano come si faceva una volta, o quella che mi dice di affondare le dita nei semi di papavero e di sesamo, prima di scegliere con cosa condire la pietanza del momento.
Grazie Amelie per averci dato l'opportunità di apprezzare la nostra parte bambina, mai cresciuta, smarrita o anche solo stupita.
Per chi volesse ammirare qualche istantanea di quel film, questo il link scovato su youtube.
Buona visione.











"L'angoscia del tempo che passa ci fa parlare del tempo che fa"

Quanto amerei tuffarmi in questa google map per poter rimettere piede una sola volta nella vita in quel piccolo monolocale di 36 mq al numero 13 di Rue de Tournelle....a due passi da Place Des Vosges e in pieno Marais, il quartiere ebraico, uno dei luoghi più affascinanti , à m, della Ville Lumières.



chez moi!
 



  il localino di fronte casa mia, al numero 6 di rue de Tournelle
Il bistrot di fronte la mia casetta parigina!




Che cosa significa SHABBY CHIC?






Quando mi chiedono per quale motivo io sia così innamorata dello shabby chic (letteralmente questo termine usato per la prima volta nel 1980 dalla designer Rachel Aswell significa trasandato chic) la risposta risiede nella ricerca del bello, della delicatezza intrinseca delle cose vecchie.
Un' ostentata ricerca del nuovo, del giovane e laccato a tutti i costi, produce in me una sorta di ansia, di fastidio.
Niente di meglio che veder risorgere dalle proprie ceneri una sedia dismessa e usurata, una cornice sciatta e graffiata, una scatola di latta arruginita o una gabbietta per uccellini degli anni venti.



...oppure un vecchio porta riviste di vimini
E' servito poco per l'interventino di restauro shabby chic: vernice bianca, una passamaneria ai bordi per impreziosirlo un po' ed un bel fiore lilla con una perla al centro per inorgoglirlo....

...ora si trova nella mia nuova casa ed è fiero d'esser considerato utile e bello per qualcuno che sa guardare oltre l'apparenza....





Il mio orgoglio, frutto di ore di lavoro sotto un caldo torrido nell'estate 2011, grazie all' aiuto del mio paparino artigiano, ecco le mie prime sedie shabby chic, da così...





   ...a così!!!


io le trovo eleganti e fiere, oltre che comodissime e praticamente gratuite!


E che dire del mio ultimo trovatello,un regalo di mia sorella che non sapeva mai dove piazzarlo, povero!


... lo specchio delle mie brame, di cui purtroppo non possiedo foto nella versione originale, scura e spenta :(




Ora è fiero di avere un muro tutto suo e non ha più disistima di sè , perchè per me la sua beltà è tale e quale a quella dello specchio di Maria Antonietta a Versailles!